
RINOPLASTICA
È una struttura anatomica posta esattamente al centro del nostro viso contraendo rapporti con le strutture limitrofe come gli occhi, le labbra, gli zigomi. Un suo difetto quindi, che sia più o meno evidente, genera disarmonia nell’intero volto.
Correggendo la proiezione, la larghezza, la lunghezza del naso si acquista quindi un miglioramento generalizzato dell’aspetto del viso arrecando ai pazienti soddisfatti, anche un benessere psicologico e una maggior sicurezza nei rapporti-interpersonali. Si necessita quindi data l’importanza centrale di questa struttura anatomica, sia di uno studio accurato basato su immagini radiologiche (TC massiccio facciale) per definirne quindi le giuste proporzioni, sia un colloquio conoscitivo con la/il paziente per capirne la personalità, le ambizioni e le esigenze.
RINOPLASTICA CHIRURGICA
Rappresenta sicuramente la soluzione d’elezione nei casi che presentino oltre che inestetismi di moderata o grave entità, anche problematiche respiratorie associate. Un difetto estetico superficiale (gibbo, laterodeviazione) molto spesso trova la sua origine in alterazioni delle strutture profonde (setto e ossa) la componente estetica e quella funzionale (respiratoria, riscaldamento dell’aria ispirata) sono strettamente associate, influenzandosi vicendevolmente, e che quindi necessiterebbero sempre di una corretta valutazione diagnostica per-intervento e di una frequente correzione contemporanea.
- Indicazioni: difetti estetici rilevanti o pazienti che preferiscono un risultato definitivo
- Vantaggi: consente di ottenere una modificazione del profilo permanete e tramite turbinatoplastiche e settoplastiche, consente di ottenere importanti miglioramenti della respirazione
- Svantaggi: il risultato estetico finale tende a stabilizzarsi in 6 -8 mesi. Spesso quando si effettuano interventi combinati sia estetici che funzionali si necessita dell’apposizione di tamponi nasali che verranno rimossi dopo alcuni giorni dall’intervento
- Anestesia: locale con sedazione
- Degenza: si necessita di un giorno di ricovero. Questa precauzione non sempre rispettata può esorcizzare importanti complicanze, come epistassi profonde, oltre al fatto che la somministrazione di farmaci endovenosi consente un abbattimento importante del dolore e del gonfiore post operatorio
- Convalescenza: con una giusta terapia pre-intervento, i lividi si sono ridotti a meno di una settimana alle volte dopo 2 o 3 giorni la paziente presenta esclusivamente un leggero gonfiore della regione zigomatica. È necessario avere un tutore nasale per circa 7 giorni, che poi spesso viene sostituito da un cerotto di piccole dimensioni.
RINOPLASTICA NON CHIRURGICA O RINOFILLER
Rappresenta una tecnica di medicina estetica, mini invasiva quindi, che consente in mani esperte, di ottenere sia la correzione di leggeri difetti estetici (punta leggermente cadente, lieve gibbo e laterodeviazioni) che, ove possibile, la correzione di problematiche respiratorie. Infatti non di rado si osservano esiti di interventi di rinoplastiche aggressive, che tramite la rimozione eccessiva della cartilagine alare (disposta a sostenere le narici del naso) generano un fenomeno chiamato “pinzettamento” che oltre a rappresentare un difetto estetico, determina nella fase di inspirazione un collabimento della volta nella punta del naso, con relativi deficit dell’afflusso dell’aria. L’iniezione di un giusto quantitativo di filler a ridosso di questa regione, determina sin da subito miglioramenti della respirazione e della estetica della punta del naso. I device che sono utilizzati per la tecnica di rinofiller sono vari:
filler (in inglese riempitivo) i principali sono l’acido ialuronico e l’idrossiapatite calcica, utilizzati per la correzione di gibbo/laterodeviazioni/punta cadente /pinzettamento, che la tossina botulinica utilizzabile principalmente per la punta cadente.
- Indicazioni: difetti estetici di grado moderato/lieve
- Vantaggi: rapida esecuzione, costi contenuti, miglioramenti immediatamente visibili
- Svantaggi: consente correzioni di inestetismi di lieve entità, l’effetto non e definitivo ma ha una durata relazionabile al device utilizzato di circa 8 /10 mesi con l’acido ialuronico 12/18 mesi con l’idrossiapatite calcica
- Anestesia: locale , crema anestetica
- Convalescenza: se effettuato da mani esperte la degenza è di circa 1 giorno, ascrivibile al gonfiore post-traumatico dell’iniezione stessa
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